Differenza tra ovipari, vivipari e ovovivipari

Quali sono le differenze tra animali vivipari, ovipari e ovovivipari?


Animali ovipari

Gli animali ovipari rilasciano le proprie uova (già fecondate) nell’ambiente esterno. Quindi è al di fuori dell’organismo materno che avvengono l’incubazione e lo sviluppo embrionale. Il nutrimento per la sua crescita l’embrione lo ricava unicamente dal materiale di riserva contenuto nell’uovo.
Sono ovipari tutti gli uccelli, alcuni anfibi, insetti, aracnidi, molti rettili ed i pesci.

Animali ovovivipari

In questo tipo di riproduzione le uova sono incubate e si schiudono dentro l’organismo materno, che quindi fornisce protezione all’uovo. Come nella riproduzione ovipara, gli embrioni non ricevono nutrimento dall’organismo materno ma solo dall’uovo.
Le femmine ovovivipare, perciò, partoriscono la prole già libera dall’uovo.
Sono ovovivipari alcuni pesci (gli squali), alcuni rettili come la vipera e gli invertebrati. I piccoli di anfibi ovovivipari talvolta nascono allo stato larvale, subendo poi una metamorfosi una volta fuori dal corpo della madre.

Animali vivipari

Nei vivipari invece lo sviluppo embrionale si compie all’interno dell’organismo materno, nell’utero o nell’ovidotto, come nel caso dei mammiferi. In questo tipo di riproduzione vi è una totale relazione nutritiva tra il feto e la madre.  Sono vivipari i mammiferi, alcuni rettili, qualche anfibio (la salamandra), alcuni artropodi e alcuni pesci.

Riassumendo

Si tratta dunque di tre strategie riproduttive che mirano allo sviluppo migliore dell’embrione.
Nei pesci e negli anfibi ovipari la crescita dell’embrione è veloce in quanto depongono uova piccole e con poco materiale di riserva. Alla schiusa delle uova gli animali diventano rapidamente adulti in modo da potersi nutrire da soli. Nei rettili e uccelli ovipari, invece, l’embrione si sviluppa più lentamente e questo giustifica uova di maggiori dimensioni con più nutrimento per lo sviluppo dell’embrione.

I vertebrati ovovivipari, invece, mantengono le uova fecondate all’interno del corpo materno.
Gli embrioni però non si nutrono direttamente dalla madre ma dalle riserve contenute nell’uovo. Pertanto il corpo materno serve solo a proteggere l’uovo ed il suo embrione.
Al termine dell’incubazione, i nuovi nati sono totalmente formati e vengono partoriti insieme ai frammenti delle uova.

I vertebrati vivipari, invece, possono partorire in breve tempo il piccolo e terminare il suo sviluppo nel marsupio, dove sono presenti le mammelle (è il caso dei marsupiali). Oppure, come nel caso dei mammiferi placentati, gli embrioni si sviluppano interamente nell’utero da cui traggono nutrimento attraverso la placenta.
In questo caso il parto avviene a sviluppo completato.

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Roberta
Roberta
16 Giugno 2019 11:22

Non è corretta la frase “Sono ovovivipari alcuni pesci (gli squali), alcuni rettili come la vipera e gli invertebrati”, in quanto gli invertebrati sono ovipari. Invece ci sono ovovivipari anche tra gli anfibi, come la salamandra.