La quarantena è una misura di isolamento obbligatorio e forzato, imposto da uno stato ad una o più persone al fine di limitare o arrestare il propagarsi di una malattia contagiosa o di un’epidemia.
Il termine deriva dall’usanza adottata presso la marina Veneziana di tenere fuori dal porto le navi in arrivo per 40 giorni (da cui il nome quarantena) come misura precauzionale per combattere la terribile pandemia di peste che colpì l’intera l’Europa durante la prima metà del 1300.
La quarantena viene attuata tenendo le persone interessate (una o più) in un luogo controllato (ad esempio una struttura sanitaria o, in alcuni casi, il domicilio di ciascun soggetto interessato) senza dar loro la possibilità di allontanarsi da quel luogo.
Si tratta pertanto di una tra le misure che più impattano sulla vita delle persone e sulla loro libertà e per questo viene attuata solo in caso di estrema necessità o urgenza.
L‘isolamento è una condizione leggermente diversa dalla quarantena in quanto può essere anche volontaria (gli eremiti, ad esempio, decidono di isolarsi volontariamente dal resto del mondo).
Ma può trattarsi anche di una misura coercitiva, ad esempio le celle di isolamento in cui vengono reclusi i detenuti più pericolosi o disubbidienti.
Si tratta quindi di una misura atta ad isolare o a limitare i contatti di una o più persone con tutti gli altri.
Generalmente chi è posto in isolamento non può nemmeno comunicare con il resto del mondo in quanto questa possibilità gli viene negata (ai carcerati in isolamento ad esempio) o per scelta volontaria (eremiti e asceti).
Quando l’isolamento avviene in ambito sanitario prende il nome di quarantena.
Riassumendo, quarantena e isolamento sono condizioni molto simili tra loro in quanto l’isolamento è solo una limitazione dei contatti con il resto delle persone, mentre la quarantena è una forma di isolamento dettato dalla necessità di contenere il diffondersi di una malattia.
