Perché si dice che pestare la cacca porti fortuna?

Probabilmente almeno una volta nella vita ti sarà capitato di pestare una cacca. Ma perché si crede che porti fortuna?

Desidero aprire questo articolo condividendo con te innanzitutto il mio pensiero: la fortuna, per me, non esiste.
Io credo solo nella provvidenza divina, e poiché sono certo che l’intelligenza di Dio sorpassa qualsiasi tipo di evento più o meno fortunato, non mi permetto di offenderLo credendo che la mia giornata possa dipendere dal caso.
Anzi, voglio dirti che se dici di credere in Dio, ma credi anche alla fortuna, alla sfortuna, all’oroscopo, ai gesti scaramantici, e così via, tu non credi in Dio, perché lo stai facendo incapace di controllare gli eventi. In pratica stai dicendo indirettamente che anche Dio è assoggettato alla fortuna e alla sfortuna.
Questo è il contrario della fede, e senza fede – lo dice la bibbia – è impossibile piacere a Dio.

Detto questo, vediamo di capire perché si dice che calpestare la cacca porta fortuna.
Andando a scavare nelle usanze e nella storia ci vengono in mente almeno tre possibili motivazioni.


  1. Nelle società rurali e ancora oggi tra i contadini, gli escrementi degli animali vengono considerati un utilissimo concime naturale. Per questo trovarne uno vuol dire aver trovato qualcosa di molto utile al terreno.
  2. Ancora oggi in molti villaggi gli escrementi vengono utilizzati come materiale da costruzione al posto della più costosa e meno reperibile malta. Anche in questo caso si tratta quindi di una risorsa preziosa.
  3. Un antico detto nato durante la prima guerra mondiale diceva che pestare escrementi di vacca porta fortuna perché laddove c’erano escrementi voleva dire che non erano presenti mine anti uomo e perciò si poteva camminare senza il rischio di saltare in aria.
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