Perché si blocca la perdita di peso?

Il nostro organismo è in grado di reagire istintivamente a eventi che vengono reputati favorevoli o pericolosi, come un periodo di abbondanza o di carestia.
Quando vengono introdotte calorie in quantità superiori, queste vengono conservate dal corpo in vista di “periodi di magra”, con conseguente aumento del grasso corporeo.
Nella quasi totalità dei casi, infatti, la causa dell’aumento di peso è da ricercare nello stile alimentare: assunzione di cibi ad alta densità calorica, ricchi di zuccheri semplici e di grassi.
E quando il peso diventa eccessivo occorre correre ai ripari affrontando un periodo più o meno lungo di dieta.


Come abbiamo appena detto, il corpo si adatta anche ai periodi di carestia riducendo l’energia necessaria a svolgere le attività quotidiane.
Quando questo accade, si verificano le condizioni in cui dimagrire diventa più difficile.
L’organismo si adatta al nuovo regime calorico e la conseguenza è il comunemente detto “blocco metabolico”.

credits: hawaiipacifhealth.org

Quante volte ci siamo sentiti dire: “Non riesco a dimagrire! Perdo qualche kg e mi blocco!” 

Perché si arresta la perdita di peso?

Vediamo nello specifico quali sono i meccanismi fisiologici che vengono messi in atto.
Qualsiasi dieta ipocalorica ha i propri risvolti non solo a livello psicologico ma anche a livello fisiologico.

Il metabolismo basale – ovvero la quantità di energia utilizzata da un soggetto in totale rilassamento fisico e psichico, a riposo ma sveglio, a digiuno da almeno 12 ore – dipende in modo determinante dalla massa magra dell’organismo, la quale comprende numerosi organi ad alto potere metabolico come il cervello, il cuore, i reni e il fegato, e a basso potere metabolico come le ossa e il tessuto connettivo.

Diminuzione della massa grassa e di quella magra

Nel corso di una dieta, la diminuzione di massa magra e massa grassa, pur essendo soggettiva, avviene mediamente con una proporzione 1:3, ma quando andiamo oltre la perdita del 25% della massa magra, l’organismo comincerà a perdere solo grasso e questo, avendo una densità calorica maggiore, diminuirà con maggiore lentezza.
La perdita di massa magra avviene con una velocità maggiore quando la restrizione calorica va al di sotto di 1200 kcal per le donne e 1500 kcal per gli uomini.

Più della metà della riduzione del metabolismo basale è causato dalla diminuzione del peso degli organi ad alto potere metabolico; per il resto, intervengono altri adattamenti metabolici indipendenti dalla restrizione calorica.

blocco del metabolismo basale
credits: esteticamariposamilano.it

La termogenesi adattativa – ovvero il meccanismo che permette di produrre calore in risposta a diversi stress ambientali come freddo, iperalimentazione e infezioni – è sotto il diretto controllo del sistema nervoso simpatico e della ghiandola tiroidea.
In seguito ad una dieta ipocalorica, e indipendentemente dall’entità della relativa perdita di peso, questa capacità viene meno a causa del declino metabolico delle cellule.
Questo accade in seguito alla riduzione delle catecolamine, ovvero adrenalina e noradrenalina che vengono prodotte dal surrene, fisiologicamente responsabili dell’innesco della lipolisi, e alla riduzione degli ormoni tiroidei.

In seguito alla riduzione del peso, inoltre, la fonte principale di energia per le cellule diventa l’ossidazione dei carboidrati mentre si ha una importante riduzione dell’ossidazione dei grassi, con un conseguente accumulo di questi e un bilancio negativo dei carboidrati.
Questo meccanismo persiste anche successivamente alla dieta e in caso di recupero di peso, rappresentandone proprio uno dei meccanismi alla base.

Come si può agire, dunque, per preservare il più possibile la massa magra metabolicamente attiva a discapito della massa grassa? 

La perdita di massa magra, purtroppo, è inevitabile: è possibile tenerla in minima parte sotto controllo mediante l’esercizio fisico, che deve comprendere attività cardio e di forza, ma il muscolo scheletrico rappresenta solo il 3% del metabolismo.
È indispensabile in ogni dieta aumentare la quota proteica mantenendo un’elevata qualità della stessa, ad esempio limitando i cibi molto raffinati.

Come interrompere ed evitare il blocco metabolico?

Se si dovesse verificare una condizione di adattamento è opportuno innanzitutto riportare il metabolismo ai livelli normali per poi ritornare ad un regime alimentare ipocalorico. 
Per evitarlo, invece, è importante cambiare frequentemente la qualità della dieta, lasciando un giorno libero a settimana e aumentare per una settimana, ogni mese, la quota calorica, in modo da impedire l’adattamento.

In ogni caso, è fondamentale rivolgersi sempre ad un esperto della nutrizione e dell’alimentazione che saprà affrontare ogni singolo caso in modo adeguato e soprattutto personalizzato.

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