I quesiti impossibili di Google
Tutti coloro che sono stati chiamati da Google per un colloquio di lavoro probabilmente non avranno dormito per intere notti pur di prepararsi.
Ma forse non erano preparati a ciò che li aspettava: 140 quesiti quasi impossibili da risolvere, tant’è che hanno dovuto sostituirli con altri più semplici.
Noi te ne proponiamo 7.
Prova a rispondere ma non preoccuparti, più avanti trovi le risposte.
- Quanto ti faresti pagare per pulire tutte le finestre di Saettle?

2. Perché i tombini sono rotondi?

3. Quanti pianisti ci sono nel mondo?

4. Un uomo spinge la sua auto in un hotel. All’improvviso perde tutti i suoi averi: cosa è successo?

5. Quanti aspirapolvere sono prodotti ogni anno negli Stati Uniti?

6. Quante palline da golf entrano in uno scuolabus?

7. Spiega a tuo nipote di 8 anni cos’è un database con tre frasi.

Pronti per le soluzioni? Eccole:
1. Per rispondere a questa domanda la cosa migliore è avanzare una cifra precisa che indichi il costo del servizio per ciascuna finestra (es. 10€ a finestra). Provare a sparare numeri vi farebbe solo fare brutta figura in quanto si tratta di una domanda a cui dare una risposta precisa è molto difficile.
2. Se la copertura del tombino fosse di forma quadrata e venisse posizionata male potrebbe cadere. Con una forma circolare questo non può avvenire.
3. Per rispondere a questa domanda si può considerare quanto persone conosci personalmente che suonano il piano e quante sono il totale le persone che potresti conoscere. A questo punto calcola una percentuale, poi applicala a tutti gli abitanti della terra.
4. Stavi giocando a Monopoli e sei finito su albergo appartenente a un altro giocatore: hai dovuto pagare la rendita e sei finito sul lastrico.
5. Si può rispondere a questa domanda ipotizzando un numero che probabilmente è di diverse centinaia di migliaia.
6. Nessuno lo sa, certamente neppure gli esaminatori. Tuttavia si deve rispondere con un numero verosimile, quindi non 100 o 1000, perché certamente ce ne entrano molte migliaia.
7. “Un database è come una stanza in cui vengono conservate tantissime informazioni. Quando ne hai bisogno vi entri e prendi quello che ti serve.
Si può entrare anche dal telefonino e dal tablet”.
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