Il singhiozzo: cause e rimedi

Il singhiozzo è una contrazione involontaria del muscolo diaframma, il muscolo orizzontale che divide gli organi del torace da quelli dell’addome, che si ripete più volte a intervalli più o meno regolari.
Questo accade quando il nervo frenico, che è quello deputato al controllo del diaframma, riceve uno stimolo, trasmettendolo poi al muscolo, seguito da una rapida chiusura della glottide. Da qui il tipico suono.
Le cause che provocano il singhiozzo possono essere: ingerire cibo o liquidi troppo in fretta, essere in stato di agitazione oppure passare in modo repentino dal caldo al freddo.
Generalmente il singhiozzo tende a scomparire in modo autonomo, anche se talvolta può impiegare molto tempo.

Rimedi per il singhiozzo

Cosa fare per bloccare il singhiozzo:

  • Bere un bicchiere d’acqua (possibilmente con il naso tappato);
  • Trattenere il respiro per almeno 20 secondi;
  • Respirare profondamente sforzando il diaframma (si tratta di gonfiare la pancia);
  • Eseguire la cosiddetta manovra di Valsalva (tappare il naso e aumentare la pressione toracica);
  • Deglutire piccoli pezzi di ghiaccio (questo rimedio non è consigliato per chi soffre di problemi allo stomaco);
  • Eruttare (se non si è in grado di praticare il rutto autoindotto, bere un bicchiere d’acqua o una bibita gassata).

Come far passare il singhiozzo ai neonati

Nei neonati le cause che provocano il singhiozzo sono:

  • il reflusso gastro-esofageo, soprattutto nei neonati che nutrendosi ingurgitano anche tanta aria. Il cardias (ovvero la valvola che regola il flusso dei cibi impedendone che ritornino nell’esofago) si distende e stimola il diaframma; in questo caso il singhiozzo compare al momento del ruttino;
  • le crisi di pianto: anche in questo caso si tratta di eccesso di aria ingerita che provoca la situazione vista in precedenza;
  • gli sbalzi repentini di temperatura: non si è ancora chiarito in che modo agiscano, ma si è visto spesso come il singhiozzo accompagni il cambio del pannolino o il bagnetto.

Il rimedio più efficace consiste nel far riprendere al piccolo la sua poppata, oppure fargli bere qualche sorso d’acqua. Un altro sistema consiste nel far “inceppare il meccanismo del singhiozzo” inducendo il neonato a starnutire. In questo modo il diaframma riprenderà il suo naturale ritmo di contrazione e rilassamento.

Singhiozzo nei lattanti

Nei lattanti è consigliabile invece cercare di prevenire il singhiozzo impedendo di ingurgitare troppa aria durante l’allattamento. Questo risultato si ottiene interrompendo più volte l’allattamento al fine di evitare poppate troppo lunghe, facendo eventualmente ricorso a ruttini intermedi.

Singhiozzo nei bambini

Se il singhiozzo si manifesta in un bambino, è sufficiente invitarlo a masticare meglio i cibi prima di deglutire per evitare di ingoiare pezzi troppo grandi.


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