Barzellette spiritose per bambini

Ecco un’altra raccolta di divertenti barzellette per bambini.

Boccacce allo specchio
Una bambina fa le boccacce davanti allo specchio. La zia la vede e la sgrida:
– Mia madre, quando ero molto piccola, mi diceva che, se avessi continuato in questo stupido gioco, sarei diventata bruttissima!
– E tu perché non hai ubbidito, zia?

Pedaggio autostradale
Un signore a bordo di un’automobile scassatissima arriva al casello dell’autostrada e l’addetto gli dice:
– Undici euro e cinquanta.
Il conducente scende dalla macchina ed esclama:
– Affare fatto: è sua!

Il marito e la partita di calcio
Ugo torna a casa dal lavoro, si siede a tavola e accende il televisore per seguire la partita della sua squadra preferita.
La moglie gli porta un fumante piatto di minestra e del buon vino da bere e il marito, senza staccare gli occhi dal televisore, mangia in assoluto silenzio.
Poi la moglie gli porta un bel piatto di arrosto con patate al forno, infine uno squisito dessert e il marito mangia tutto senza dire neanche una parola e senza staccare gli occhi dal video.
Quando c’è l’intervallo tra i due tempi, domanda alla moglie:
– Tesoro, che cosa si mangia stasera?

Riguardarsi
Lui è convalescente dopo una brutta influenza. La moglie telefona al medico che raccomanda:
– Bisogna che suo marito si riguardi: può uscire di casa, ma deve evitare il freddo, il caldo, la pioggia, il vento, l’umidità, il secco eccessivo…
– Che cosa ti ha detto il dottore? – le chiede poco dopo il malato.
E lei:
– Che puoi uscire solo quando non fa nessun tempo!

Ritorno da scuola
– Dimmi, Giorgino, com’è andata oggi a scuola?
– Normale!
– Che cosa hai fatto di bello e interessante?
– L’intervallo.

Il cagnolino smarrito
Una signora molto ricca, che ha smarrito il suo cagnolino, pubblica un annuncio sul quotidiano della città di provincia in cui vive:
“Mancia di 1.500 euro a chi mi riporterà il mio Bobo”.
Il giorno dopo, non avendo ricevuto alcuna notizia, la signora torna al giornale:
– Potrei parlare con il responsabile della pagina degli annunci?
– Non è possibile signora, il responsabile è uscito.
– Allora con il caporedattore.
– No, è uscito anche lui.
– Allora mi annunci al direttore.
– Mi dispiace, ma è uscito proprio mezz’ora fa.
– Ma com’è possibile? Come mai sono tutti fuori?
– Sono in giro a cercare il suo piccolo Bobo, signora…

In ospedale
Il medico alla caposala:
– Mi raccomando, non metta quei due pazienti in due letti vicini. Per uno dei due è pericoloso.
– Perché? Sono due persone tranquillissime e normali.
– Sì, ma che cosa può succedere se quello con la febbre da cavallo si accorge che il vicino ha la febbre da fieno!

Insonnia
Il medico chiede al paziente:
– Come va la sua insonnia?
– Sempre peggio, dottore: si figuri che adesso non mi viene voglia di dormire nemmeno quando devo alzarmi per andare in ufficio!

In manicomio
Un uomo dice ad un altro:
– Sto leggendo un libro poliziesco.
– Ah, ed è avvincente?
– Abbastanza, però secondo me ci sono troppi personaggi…
– E come si intitola?
– “Pagine gialle”

Cognomi
L’impiegato di un ufficio pubblico chiede al signore che ha davanti a sé:
– Mi dica il suo cognome, prego.
– Krawktojschwitzlawsky – risponde quello.
– Ma… come si scrive?
– Con la “y” finale.

Il grafologo
Tra due amici:
– Cosa ha detto il grafologo della mia scrittura?
– Ha detto che hai delle forti tendenze aggressive…
– Ma che dice?!! La scia che mi capiti tra le mani e gli torco il collo!

Il romanziere
– Ci sono voluti dieci anni – dice un romanziere a un amico – per rendermi conto che scrivo davvero malissimo.
– E hai smesso di scrivere?
– Impossibile. Ormai ero diventato famoso…

Pierino e Attila
– Pierino, chi era Attila?
– Attila era un barbaro, signora maestra!
– Soltanto?
– E le pare poco?

Dallo psicanalista
Un uomo dall’aria piuttosto afflitta si sdraia sul divanetto dello psicanalista.
– Dottore, è stata mia moglie a volere che venissi da lei. Dice che sono fuori di testa perché preferisco le maglie di lana a quelle di cotone.
– Assurdo – risponde il medico. – Anch’io preferisco le maglie di lana: ne ho il cassetto pieno!
Subito il volto del paziente s’illumina.
– E come le piacciono di più, impanate o alla griglia?

fonte: filastroccheninnenanne.altervista.org

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