Cosa sono le pare?

C’è un nuovo termine che sta prendendo piede: le “pare”

Ma cosa sono le “pare”?
Scoprilo qui.



Si tratta di un termine diffusosi negli ultimi anni ed utilizzato anche da J-Ax nella sua canzone “Tutto tua madre”.
Ma cosa sono le pare?

In realtà si tratta della forma contratta (quindi uno slang) di paranoie intese come ossessioni che ci perseguitano.

Quindi  è facile capire il significato di “sono in para”, “ti fai troppe pare” o “le pare mentali”.
Nella canzone “Tutto tua madre”, J-Ax ha usato la frase “ho buttato tutte le pare” che ha quindi il significato di “mi sono liberato di tutte le paranoie”.

Di seguito troverai il video del singolo di J-Ax “tutto tua madre” ed il testo della canzone.

“Tutto tua madre” di J-Ax:

La vita no non è uno scherzo ma ha la sua ironia
Io sorridevo per mestiere ma era una bugia
È più che una famiglia io volevo l’anarchia
Ma adesso asciugo tutti con la tua fotografia
avevo perduto fiducia nel mondo
senza nemmeno rendermene conto
il lavoro andava a gonfie vele
La casa una barca che andava giù a fondo
Sai che la mamma aspettava un bambino ma dopo l’ha perso

Io paralizzato come un brutto sogno
Mentre lei piangeva e cadeva in ginocchio
E in quel momento mi si è rotto qualche cosa dentro
per la prima volta mi sono sentito vecchio
Vittima di una fattura una stregoneria
tu hai rotto il sortilegio
Perché sei una magia

E ti porterò lontano con la forza di un missile

e ti prenderò per mano
ti porterò a giocare su un prato
E il telefono l’ho buttato
e ho buttato tutte le pare
per fortuna assomigli a tua madre
per fortuna sei tutto tua madre
Quand’è che ci fate un figlio?
tutti la stessa domanda
Io trattenevo la rabbia
Perché avrei voluto spaccargli la faccia
Avevo perso da mò la speranza
Non sopportavo più tutto quel dramma
Ad avere coraggio ci pensava mamma
tra medicine e le punture in pancia
Messo alle corde anch’io
Pensavo alla religione
Se un figlio è un dono di Dio
Forse questa era la mia punizione
Ma quelli che mi amano
Con il biglietto per il mio spettacolo
Chissà se si immaginano

Che hanno pagato le cure e i dottori che hanno realizzato un miracolo

ora so che dietro il caos c’è un senso più profondo
sei nato a Febbraio lo stesso giorno del nonno
mamma incredula temeva che fosse un miraggio
E i primi mesi ti ha tenuto giorno e notte in braccio

E ti porterò lontano con la forza di un missile

e ti prenderò per mano
ti porterò a giocare su un prato
E il telefono l’ho buttato
e ho buttato tutte le pare
per fortuna assomigli a tua madre
per fortuna sei tutto tua madre
Da mamma hai preso il nasino
la forma degli occhi e del viso

l’abilità di cambiarmi l’umore soltanto facendo un sorriso

quando non dormi mai fino al mattino
quando fai casino rido perché

la testa dura e la voglia di urlare quelle le hai prese da me

Le hai prese da me

E ti porterò lontano con la forza di un missile

e ti prenderò per mano
ti porterò a giocare su un prato
E il telefono l’ho buttato
e ho buttato tutte le pare
per fortuna assomigli a tua madre
per fortuna sei tutto tua madre



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