Cosa significa la parola meme?

Probabilmente hai già sentito l’espressione “questo è un meme” o “è il meme del momento”. Ma quale è il suo significato?

Il termine meme deriva dalla parola greca mímēma (che significa imitazione) ed è un contenuto divertente (un’immagine, un video o un testo) che in pochissimo tempo si trasforma in un fenomeno virale.

Quindi, per fare un esempio, una foto pubblicata in rete diventa un meme se è condivisa da molti utenti. Ma questa non è l’unica caratteristica: per essere definito un meme, infatti, è necessario che sia in grado di suscitare ilarità. Se il contenuto non è divertente non può essere considerato un meme.
Quindi, giusto per intenderci, una notizia seria o una bella foto, seppur condivise più volte, non potranno mai fregiarsi dell’appellativo meme. Strano no?

I primi meme

Andando indietro nel tempo scopriamo che all’incirca alla fine degli anni ’90 grazie ad alcune emittenti americane iniziarono a diffondersi i primi meme. Nella fattispecie si trattava di “The Dancing Baby” ossia il bambino danzante, un’immagine gif animata che raffigurava un infante con tanto di pannolino intento a ballare. Era il 1996.

A cosa servono i meme?

Una caratteristica fondamentale del meme è quella di venire diffuso per imitazione. Ripostare una foto o un video divertente serve perciò a suscitare ilarità ed ottenere consensi positivi (tanti mi piace fanno bene alla propria autostima). Ma a parte divertire, a cosa servono i meme? Beh, si possono utilizzare per comunicare un concetto o un disappunto… anche nella sfera politica e sociale: quella che può sembrare semplicemente un’immagine spassosa può influenzare grandemente l’opinione pubblica.
Dal dizionario: elemento di una cultura o di un sistema di comportamento trasmesso da un individuo a un altro per imitazione.


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