Differenza tra saldi e sconti

Sappiamo che a gennaio iniziano i saldi….e questo ci piace 🙂
Poi leggiamo nelle vetrine dei negozi che ci saranno sconti pazzeschi e vendite promozionali da non perdere.

Sembrano tutti la stessa cosa, ma quali sono le differenze?

SALDI

Si tratta di ribassi sul normale prezzo di vendita che si applicano sulla merce rimasta alla fine di un periodo, ad esempio la stagione invernale. Lo scopo è quello di svuotare i magazzini per fare posto ai capi della nuova stagione. Solitamente avvengono in due periodi dell’anno: a inizio gennaio (dopo le feste natalizie) per l’abbigliamento invernale ed i primi di luglio per quello estivo. I saldi sono regolati da leggi che ne regolano le date di inizio.
Il commerciante che decide di vendere merce in saldo ha l’obbligo di esporre il prezzo originario (cioè prima dello sconto) e quello dopo lo sconto, oltre che lo sconto indicato in percentuale.
Una precisazione: anche se spesso leggiamo “La merce in saldo non si cambia”, devi sapere che la legge dice il contrario. Perciò, se hai acquistato merce in saldo e non ti piace, puoi sempre cambiarla.

SCONTI 

La parola “sconto” si può riferire a più ambiti, da quello economico a quello commerciale a quello bancario.

VENDITE PROMOZIONALI

Questo tipo di vendite vengono effettuate saltuariamente come strumento per farsi pubblicità o per risollevare l’economia del negozio stesso durante un periodo di crisi.
Il commerciante che decide di effettuare una vendita promozionale non è obbligato ad effettuare alcuna comunicazione al Comune per questo tipo di vendita ma non gli è consentito utilizzare nel periodo delle promozioni la parola “saldi” o qualunque altro termine che possa creare confusione alla clientela.
Inoltre è obbligato ad  indicare per legge il prezzo normale di vendita e la percentuale di sconto.


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Tutte le differenze dalla A alla Z

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2 Commenti
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Enrico
Enrico
19 Giugno 2019 22:19

Prima di dare consigli dovreste essere Voi informarvi ….
Quando un cliente acquista in un negozio fisico ( non TV , web, telefono ecc. ) NON HA DIRITTO alla sostituzione .
L’ unica eccezione è se il capo acquistato è diffettato.
In quel caso ha diritto al ripristino ove possibile, sostituzione .
Il negoziante ha l’ obbligo della riparazione , sostituzione o in alternativa al rimborso.