Cosa significa amare Dio con tutto il cuore?


Cosa significa amare Dio con tutto il cuore?

Nel vangelo di Marco 12:30 leggiamo: “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”

Ognuno di noi ha delle priorità, ognuno di noi ama qualcosa o qualcuno al di sopra delle altre cose o delle persone che fanno parte della sua vita.
Perciò vorrei farti una domanda: chi o cosa ami di più nella tua vita?
E’ importante che tu risponda sinceramente perché dalla tua risposta dipende tutto ciò che segue in questa breve riflessione.

Mi piacerebbe che tu avessi risposto “io amo Dio” o “io amo Gesù”, questo sarebbe davvero fantastico e significherebbe che hai una mente ed un cuore rinnovati attraverso l’opera straordinaria dello Spirito Santo.
Ma è possibile che tu abbia risposto “amo la mia famiglia”, “amo i miei figli”, “amo mia moglie o mio marito”, “amo i miei genitori”, amo il mio lavoro”, “amo il mio corpo”, “la mia auto”, ecc…

In questo caso ho una brutta notizia per te. Devi al più presto rivedere le tue priorità; forse non sei neppure MAI nato/a di nuovo, anche se probabilmente dici di credere in Dio e vai in chiesa.

Cosa significa nascere di nuovo? (trovi questo link anche a fine pagina)

Ti chiedi mai: “se morissi questa notte dove andrei?” La risposta la troviamo nella Bibbia.
Se hai creduto in Gesù, se Lui è il Signore della tua vita, e se tu credi con tutto il cuore che è morto ed è risorto per te, allora sono certo che è anche al primo posto nella tua vita, anzi, Lui è tutto… e non può essere altrimenti.
Se invece NON hai messo Dio al primo posto è perché c’è qualcosa di più importante per te, e questo Dio la chiama idolatria.

Cosa significa amare Dio con tutto il cuore

Leggiamo alcuni versi.
Apocalisse 21:8Ma per i vili e gl’increduli, gli abietti e gli omicidi, gl’immorali, i fattucchieri, gli idolàtri e per tutti i mentitori è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo.
1° lettera ai Corinzi cap. 6:9-10O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio.”

Ho voluto evidenziare la parola “idolatri” perché spesso confondiamo la idolatria con il semplice gesto di prostrarci davanti ad una statua, cosa che proibisce il 2° comandamento ( Esodo 20:4-6 Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso…. )
In realtà la idolatria è qualcosa di molto meno “religioso” e molto più quotidiano. Per essere idolatri secondo Dio basta mettere qualsiasi cosa o persona nel posto che è riservato a Dio, cioè il nostro cuore.
In sostanza metterla al primo posto nella propria vita.

Quando accade questo, Dio diventa solo uno dei tanti accessori; Gesù solo una croce da portare al collo o in forma di tatuaggio. Nulla di più.
Credi davvero che con questo livello di fede possiamo aspettarci qualcosa di buono nel giorno del giudizio? Questo tipo di religiosità non interessa affatto a Dio.
Lui esige che togliamo dal nostro cuore qualsiasi cosa o persona stia usurpando il suo posto. Quel posto è suo e gli spetta di diritto. Questo contraddistingue un VERO credente.

Credi che colui che ha mandato il suo unico figlio a morire per i nostri peccati si accontenti di qualche ritaglio del nostro tempo o dei nostri pensieri?
Quando Gesù disse “ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza” intendeva dire “ama Dio sopra tutte le altre cose. E se lo ami DAVVERO, rinunceresti a tutte le altre cose per Lui”.
Lo ha detto anche in un altro modo: “chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me.”
Quindi poco importa se si tratti del lavoro, della fidanzata, dei genitori o perfino dei figli.
Questo è l’amore che Dio vuole da te, da me, da chiunque vuole essere un VERO credente.

A volte pensiamo che il fatto di andare in chiesa una volta alla settimana sia sufficiente.
Oppure ci sentiamo sicuri per il fatto di avere qualcuno in famiglia che prega per noi.
Non ti ingannare!
Quella è religiosità, ma la religiosità non salva. Solo Gesù salva.

La Bibbia dice chiaramente che non abbiamo nessuna possibilità di pagare il prezzo dei nostri peccati in quanto nessuno può considerarsi giusto in virtù delle proprie buone opere. E per questo tutti meritiamo di essere condannati.
Però c’è una buona notizia. Gesù, l’uomo perfetto, ha portato tutti i nostri peccati sulla croce subendo la condanna che era destinata a noi; ed essendo giusto (cioè senza peccato) ha potuto vincere la morte.
Grazie alla sua morte e resurrezione, se crediamo con tutto il cuore che questo è accaduto veramente e che è successo per noi, per il semplice fatto di crederlo, cioè solo per mezzo della fede, noi riceviamo il perdono e la vita eterna.
Niente che abbia a che fare con le nostre capacità, ma solo con ciò che Gesù ha fatto per noi.
La salvezza infatti è un dono e la riceviamo per grazia, ovvero senza aver fatto nulla per meritarla (leggi Efesini 2:8-9).

A questo punto, ti faccio la domanda: vuoi ricevere la salvezza?
Sembra quasi una domanda retorica ma realmente Dio vuole sentirlo dalla tua bocca.
Leggiamo Romani 10:9-10Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
Come vedi Dio vuole una dichiarazione di fede. Digli quello che senti, a parole tue. Non importano tanto le parole quanto l’inclinazione del cuore.

Se lo hai fatto, benvenuto/a nella famiglia di Dio. Anche se apparentemente non è cambiato nulla, spiritualmente sono cambiate tantissime cose.

Sei pronto/a ad amare Dio con tutto il cuore?

Ricorda che, prima di essere un giudice, Dio è un padre e per questo desidera che tu abbia una relazione personale con Lui che ti ha creato e con Gesù, per mezzo del quale sei stato/a salvato/a.
Perciò a partire da questo momento coltiva la tua fede come un seme da cui è spuntata la prima fogliolina.
Dedica del tempo alla preghiera. Pregare è conversare, come sei abituato/a a fare con un amico. Niente preghiere a memoria, niente cose ripetitive. Solo conversare e niente più 🙂

Leggi la Bibbia perché questo è il pane per il tuo spirito.
Se vuoi conoscere la Parola di Dio, posso aiutarti nello studio e nella comprensione delle scritture. Scrivimi attraverso il modulo di contatto.


Dio ti benedica <3

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